5×1000: un piccolo gesto per colorare il futuro

Da dieci anni con Al Kharub tuteliamo le nostre biodiversità, promuoviamo intercultura attraverso i sapori del territorio, restituiamo dignità alle persone

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Rotary Club con Al Kharub: insieme per la biodiversità

Inaugurato al Museo del Parco Archeologico e Paesaggistico di Agrigento “Honey Rotary Project

Inaugurato, presso il Museo del Parco Archeologico e Paesaggistico di Agrigento, il “Honey Rotary Project”. Si tratta, indubbiamente, di un progetto unico nel suo genere, che vede il ritorno dell’ape nera sicula nella Valle dei Templi. Le Api nere sicule – specie a rischio di estinzione fino a qualche anno fa – sono difatti al centro di uno studio europeo per la loro resistenza e per la loro capacità di adattamento e si configurano come una risorsa da tutelare in una prospettiva di salvaguardia della biodiversità e un impegno quotidiano che unisce passioni, luoghi e persone.

Il progetto è finanziato dal Rotary Club di Agrigento e dal Distretto 2110 Sicilia e Malta del Rotary International, guidato dal professore Alfio Di Costa.

Arnie ed api nere per produrre miele nella Valle dei Templi, questo, dunque, il progetto del Rotary. Con la collaborazione del Parco archeologico della Valle dei Templi e della cooperativa Sociale Al Kharub, in località Poggio Meta, il Rotary, presente il governatore del distretto 2110 Sicilia Malta, l’ingegnere Alfio Di Costa, davvero vulcanio in questo anno, nonostante la pandemia, ha, dunque, messo in servizio alcune arnie dedicate alla produzione di miele che ha la particolarità di una specie particolare: l’ape nera sicula.

Il progetto è stato presentato presso la sala conferenze del Museo archeologico alla presenza del presidente del Rotary Club Agrigento Pierluigi Maratta e degli Assistenti Giovanna Craparo e Gaetano Castronovo, del Delegato Rotary Foundation Serafino Mazzotta, del Direttore del Museo arch. Viviano, del Presidente della cooperativa sociale Al Kharub dott Roccaro e del paesaggista dott. Alaimo. L’Ape nera autoctona siciliana torna così nella Valle dei Templi con 15 arnie installate nella meravigliosa cornice del parco, che saranno affidate alle cure della cooperativa sociale “Al Kharub” con risvolti occupazionali grazie anche alla produzione dell’ottimo miele con il marchio Diodorus.  Un particolare grazie è stato rivolto a “Pierluigi Maratta e tutti coloro che hanno creduto in questo progetto”. Arnie ed api nere per produrre miele nella Valle dei Templi: il progetto del Rotary

“Sviluppandone la commercializzazione e il marketing nella nicchia di mercato dei prodotti tipici prodotti biologicamente – ha commentato Alfio Di Costa – il progetto ha la finalità di stabilizzare e incrementare i posti di lavoro nel settore: l’apicoltura in Sicilia, seppure praticata in tutte le province, è maggiormente diffusa solo sul versante orientale dell’isola. Delle aziende che si occupano di produzione di miele, solo il 5% utilizza famiglie di api di razza locale. Il progetto ha un’importantissima valenza sociale perché l’attività di produzione del miele, attraverso la cooperativa sociale Al Kharub, è destinata all’inserimento lavorativo di persone con svantaggio sociale, in particolare di persone con disabilità, favorendo così l’integrazione sociale-multietnica di cittadini extracomunitari, migranti, profughi o rifugiati“.

“Diodoros – Il Miele della Valle” nasce dal nettare dei fiori della Valle dei Templi di Agrigento e promuove il ripopolamento dell’ape nera sicula (Apis mellifera sicula) all’interno della Valle oltre a valorizzare le produzioni agro-alimentari del territorio.

Al Kharub è una Cooperativa Sociale Onlus di tipo misto nata ad Agrigento nel 2011. La loro mission è la creazione di comunità inclusive, colorate ed aperte al futuro attraverso la promozione dell’inclusione interattiva delle persone con disabilità, dei reclusi e dei migranti presenti nel nostro territorio. Fanno inclusione attraverso due attività prevalenti, svolte direttamente dalla cooperativa: l’apicoltura e la ristorazione.

https://agrigento.gds.it/articoli/cultura/2021/03/15/inaugurato-al-museo-del-parco-archeologico-e-paesaggistico-di-agrigento-honey-rotary-project-e7379ee1-ebb9-43ee-a22d-2fcdb4dd94db/?fbclid=IwAR0Q6QdzOJg9H3Y6MCqUlb-m9NZkBBLGgNeLLIrK0eMbqWEMv0VQZiE9gNA

#Nontiscarto- La Comunità per le Comunità

#Nontiscarto è un modo per imparare insieme a non sprecare cibo e fare di questo una sana abitudine.

Durante questo mese stiamo raccogliendo pensieri, foto, video e ricette o utili consigli in cucina contro lo spreco alimentare. E proprio a proposito di cucina, nei giorni 26-27 e 28 febbraio ognuno di noi a casa propria, anche creando minigruppi (rispettando le misure anti-covid necessarie) potrà collegarsi tramite l’hashtag #nontiscarto, condividendo insieme a noi, con fantasia e creatività, come si possa dare nuova vita al cibo, che troppo velocemente destiniamo al mastello dell’umido, solo magari perché non di bell’aspetto!

Le attività, le ricette, le foto e i video potranno essere condivise nell’evento Facebook a

https://www.facebook.com/events/167069701638219/

Tutti possono partecipare e da diverse parti della città o da altri comuni, con gli obiettivi comuni, quali:

-Recupero del cibo che altrimenti andrebbe buttato via.
-Cucina e fantasia
-Consumare i piatti preparati o donarli in beneficenza.

Sostengono questo evento, organizzato dalla Comunità Slow Food Zagara الزهر, la Caritas Diocesana di Agrigento, il Circolo Rabat di Agrigento di Legambiente, Il Comune di Joppolo Jancaxio, la Fondazione Comunitaria di Agrigento e Trapani, Legacoop Sicilia coordinamento Palermo-Trapani e Agrigento, Associazione Mediamondo, Al Kharub cooperativa sociale, Cooperativa sociale Sanitaria Delfino, Azzalora Bio.

A questi si stanno aggregando diverse aziende di produttori e di commercianti dell’agro-alimentare che regaleranno la loro merce in eccesso destinata a non essere venduta.

Questa iniziativa, che mira ad innescare processi virtuosi di recupero del cibo in chiave solidale, è stata inserita nel programma degli eventi di Terra Madre Salone del Gusto di Slow Food.

Un’occasione per capire l’enorme valore ambientale, economico ma soprattutto sociale: un inutile sperpero infatti determina lo spreco di preziose risorse legate all’ambiente (acqua, terra, energia, lavoro), pesando sulle nostre tasche e sulle nostre coscienze! Le eccedenze alimentari, infatti, potrebbero far fronte ad alcuni bisogni locali di accesso al cibo.

Un momento per condividere, imparare, creare e “stare insieme” virtualmente perché il cibo riguarda tutti, e quindi: mettiamoci all’opera e cuciniamo…!

Ginger People & Food: cucina d’avanguardia e inclusione nel cuore di Agrigento

Multicultura, inclusione e cucina all’avanguardia la facevan da padrona al Ginger People & Food. E mentre al ristorante sperano tutti di riaprire presto, nel frattempo si riflette a una nuova proposta, La tua personal chef: il cliente potrà concordare personalmente al telefono con la cuoca – Mareme Cissè, di cui abbiamo parlato settimana scorsa – un menù da ordinare e poi da andare a ritirare da asporto. «Un modo per evitare lo spreco, contribuire alla sostenibilità dell’attività e cercare di venire incontro al gusto personale dei nostri clienti», ci spiega Carmelo Roccaro. È lui a raccontarci la storia della cooperativa, di cui è presidente, che ha dato vita al ristorante. «La cooperativa sociale Al Kharub (Il carrubo) è nata ad Agrigento nel 2011, per contribuire all’inserimento lavorativo di persone in situazione di svantaggio, tra cui anche i migranti sul nostro territorio. In origine abbiamo iniziato a lavorare nell’ambito dell’apicultura per proteggere l’ape nera sicula – su cui tra l’altro abbiamo attivato ora una raccolta fondi per realizzare una falegnameria per la costruzione dell’attrezzatura necessaria all’attività, che possa anche offrire opportunità formative e lavorative* – e poi ci siamo dedicati anche al settore della ristorazione». Fu così che quello che iniziò con un take-away diventò un vero e proprio ristorante, grazie anche alla passione e al talento di Mariame Cissé. Nei piatti del menù di Ginger People & Food, la cultura gastronomica africana incontra quella italiana, e il Senegal abbraccia la Sicilia in sapori e profumi non sempre così diversi, come nel cus-cus che Mareme prepara nella maniera tradizionale della zona occidentale dell’isola. La specialità del ristorante, è proprio il cus-cus di pesce.

People Ginger & Food

Accanto e insieme a Mareme, ragazzi italiani e di diversa provenienza vengono formati e avviati alla professione come aiuto-cuoco o per il servizio in sala.

«Cerchiamo di promuovere una visione positiva delle persone straniere che vivono in Italia, valorizzandone le competenze, i saperi e le abilità. Insieme si possono fare cose di alto livello: con Ginger&Food siamo presenti nelle guide di Slow Food e di Repubblica. Siamo una cooperativa sociale, stiamo lavorando bene e cerchiamo la qualità, concorrendo con altri ristoranti della città. Non ci definiamo un ristorante “etnico”, che fa una cucina economica di quantità e scarsa qualità: cerchiamo di proporre una cucina ricercataall’avanguardia, puntando molto sulle materie prime del territorio, sulla stagionalità e sulle preparazioni tradizionali che valorizzano i piatti. L’ obiettivo era di sfondare i muri del pregiudizio con la cucina, e ha funzionato», precisa Roccaro.

Infatti, prima della chiusura del locale per l’emergenza Covid-19, i clienti hanno ben apprezzato l’offerta del ristorante e della chef Mareme.

Potete restare aggiornati sulla riapertura del ristorante e sull’iniziativa La tua personal chef sulla pagina Facebook e Instagram di Ginger People & Food.

Via Empedocle, 21, 92100 Agrigento
Tel.: 0922 596151

*#ApeOperosa: costruttori di ponti e di case per le nostre api mira a raccogliere 4.200 € attraverso le donazioni. Al raggiungimento di questo obiettivo la Fondazione Comunitaria di Agrigento e Trapani cofinanzierà il progetto con un contributo pari al 70%.

(Luciana De Michele)

https://www.africarivista.it/ginger-people-food-cucina-davanguardia-e-inclusione-nel-cuore-di-agrigento/178855/

Il Couscous è patrimonio dell’umanità UNESCO

RABAT – Il cous cous, piatto popolare emblematico del Nord Africa, è stato iscritto nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’Unesco, su domanda congiunta di Algeria, Marocco, Mauritania e Tunisia. Lo ha annunciato l’Unesco sul suo sito web. Fatto piuttosto raro nella storia dei Paesi del Maghreb, Algeria, Marocco, Mauritania e Tunisia hanno presentato insieme la candidatura intitolata “Conoscenze, know-how e pratiche relative alla produzione e al consumo di cous cous”, senza dispute sulla paternità di questo piatto tradizionale a base di semola o di grano duro, accompagnata da verdure, carne o pesce sapientemente speziati.

In questi quattro Paesi “donne e uomini, giovani e anziani, sedentari e nomadi, del mondo rurale o urbano, nonché dell’emigrazione, infatti si identificano” con questo piatto simbolo del “vivere insieme”, afferma il file di candidatura all’Unesco che non fornisce tuttavia alcuna ricetta pratica.

Gustato dalle sabbie del Sahel e del Sahara fino alle coste dell’Atlantico e del Mediterraneo, l’origine del cous cous si perde nella notte dei tempi, e la sua “dimensione universale” è “notevole”. Come è stato sottolineato al momento della presentazione della domanda, nel marzo 2019, è la prima volta che quattro Paesi del Maghreb uniscono le forze su un tema comune. L’iniziativa ha fatto sperare che il piatto possa essere l’inizio di un riavvicinamento politico. 

Nel settembre 2016, l’annuncio da parte dell’Algeria della sua intenzione di presentare un dossier sul cous cous all’Unesco aveva suscitato le ire del vicino Marocco, suo grande rivale politico, diplomatico e culturale, fino al raggiungimento di un accordo sulla presentazione di un fascicolo comune. La costruzione di un grande Maghreb è minata dai rapporti tesi tra i due vicini, nel mezzo della crisi che circonda la questione del Sahara occidentale, ex colonia spagnola rivendicata sia dal regno marocchino che dai separatisti del Fronte Polisario. I dissensi sullo status di questo immenso territorio desertico ostacolano l’attuazione dell’Unione del Maghreb arabo (Algeria, Marocco, Tunisia, Mauritania e Libia), facendo perdere a questi paesi diversi punti di Pil, secondo diversi esperti internazionali. Presente nel Sahel (Mauritania, Mali, Senegal), il couscous si è diffuso molto presto nel Mediterraneo e poi nel resto del mondo. Proposto nei ristoranti più modesti, “rivisitato” dai più grandi chef, il piatto compare in un banchetto al “Gargantua” scritto nel XVI secolo da François Rabelais, il più famoso scrittore del Rinascimento francese.

(ANSA 16 dicembre 2020

#ApeOperosa, il progetto per contribuire a salvare l’ape nera siciliana contro le diseguaglinaze

Lo sai che dalla sopravvivenza delle api dipende la vita sulla terra? Noi siamo apicoltori e lo sappiamo bene.

Stiamo lavorando nella valle dei Templi per salvare dall’estinzione la nostra ape nera siciliana

Per questo vogliamo realizzare una piccola falegnameria per la costruzione di arnie, telaini, nutritori e tutto quello possa fare stare bene le nostre api. In questo modo vogliamo inserire nel mondo del lavoro altre persone in condizione di svantaggio

Lo vogliamo fare all’interno un complesso del ‘700, uno spazio del nostro centro storico, che verrà così riqualificato e rivitalizzato💲Una parte del costo del progetto verrà finanziata dalla Fondazione Comunitaria di Agrigento e Trapani grazie al bando Ripartenze Inclusive

Noi siamo la Al Kharub coop. sociale e per fare questo abbiamo bisogno del vostro aiuto. Fate una donazione al link https://www.forfunding.intesasanpaolo.com/DonationPlatform-ISP/nav/progetto/ape-operosa/donaora?t=

Il futuro del pianeta è nelle nostre mani. Diventa anche tu un Protettore della Terra

Se volete parlare con noi per saperne di più contattateci

☎️0922596151 coop.alkharub@gmail.com

E’ arrivato il Panettone allo zenzero di Ginger,frutto della collaborazione con la Pasticeria le Cuspidi: 3 buoni motivi per regalarlo

3 BUONI MOTIVI PER NON PERDERLO

1- E’ un dolce straordinario e unico, frutto dell’esperienza dei maestri pasticceri di Le Cuspidi, con il tocco di Mareme Cisse

2- E’ avvolto in coloratissime e preziose stoffe di Wax molto versatili, ideale per un regalo originale

3- Ci aiutate a resistere in questo momento estremamente difficile

E’ il nostro Panettone allo zenzero e limone canditi e cannella, preparato per noi dalla Pasticceria delle Cuspidi di Raffadali I tessuti multicolori Wax sono stati selezionati per voi dalla Casa di Salamba

costo € 27,00 (si effettuano spedizioni)

Prenotatelo al ☎️0922596151 Passate a prenderlo da Ginger – people&food

III edizione Premio Welcome-Working for Refugee dell’UNHCR: Al Kharub tra le aziende più virtuose

Anche se Ginger è rimasto chiuso in questi giorni, noi non ci siamo fermati, ed è stato per noi un grande onore ricevere questo riconoscimento per il nostro lavoro in favore dell’inserimento lavorativo delle persone rifugiate, insieme anche ad altre grandi aziende nazionali. Sempre avanti https://www.unhcr.org/it/notizie-storie/comunicati-stampa/iii-edizione-del-premio-welcome-working-for-refugee-integration-per-promuovere-linclusione-dei-rifugiati-in-italia/?fbclid=IwAR26SV7jpU9efbySMJMYr8kopR3LxX2xqoEvWtWFlKY_qFzi2wostldrgMQ

Ginger riapre a pranzo da sabato 5 dicembre per il ponte dell’Immacolata

Apriamo sabato 5 dicembre, fino a martedì 8 dicembre, dalle h 13,00 alle h 15,30, in sicurezza e con numero di coperti ridotti, poi andremo avanti tutti i weekend, dpcm permettendo, e se i numeri ce lo consentiranno, inshallah.Viste le restrizioni è sempre consigliabile prenotare al  ☎0922596151

Sarà possibile ordinare per l’asporto della cena  entro e non oltre le ore 14,00 dello stesso giorno
In questo tempo, difficile per tutti, abbiamo predisposto un menù a prezzo fisso, con qualche variante che vi invitiamo a visionare sul nostro sitohttp://www.gingerpeoplefood.com/menu/
Nei prossimi giorni abbiamo da proporvi una sorpresa natalizia, che sappiamo renderà felici molti di voi

Stay Tuned

Ginger si adegua al nuovo DPCM anti-covid (come sempre)

Alla luce delle nuove disposizioni, vigenti fino al prossimo 24 novembre, Ginger si adegua senza intaccare minimamente sicurezza e qualità, come oramai attuato fin dalla fine del primo lockdown.

Il momento è difficile e la tutela della salute viene prima di tutto ma non capiamo bene la logica di questi provvedimenti

Siamo APERTI A PRANZO il sabato e la domenica dalle h 13,00 alle 15,30

Il SERVIZIO DI ASPORTO da martedì a domenica dalle h 20,00 alle 22,00 Tutte le sere, puoi ordinare i tuoi piatti preferiti e passare a prenderli quando vuoi Sceglili tra quelli indicati con # dal nostro menù online

Date un’occhiata anche alla nostra carta dei vini e delle birre artigianali http://www.gingerpeoplefood.com/menu/tel.0922596151

Noi non ci arrendiamo e proveremo a sopravvivere fino all’ultimo respiro!Molto dipenderà anche da voi 💚Inshallah!