In Cucina con Slow Food: La Sicilia incontra il Senegal

Il 27 febbraio l’appuntamento online per la lezione di cucina con la cuoca del ristorante Ginger-people&food di Agrigento, che fa parte dell’Alleanza Slow Food dei cuochi

«Penso a questo appuntamento da mesi!» e le crediamo, perché la voce con cui lo dice tradisce emozione e impazienza. Lei è Mareme Cisse, chef senegalese trapiantata ad Agrigento, in Sicilia, e l’appuntamento a cui fa riferimento è la lezione online di In cucina con Slow Food che la vedrà protagonista, lunedì 27 febbraio alle 18. «Sono molto, molto emozionata – racconta al telefono – perché sarà l’occasione per far vedere, attraverso i piatti, la mia Africa, per conoscere un po’ del mio Senegal».

Mareme, hai già partecipato (e vinto) anche in programmi tv, eppure sei così emozionata per una videolezione…  

È vero! Ho cucinato in televisione (nel programma “Cuochi d’Italia: campionato del mondo”, in onda su tv8, che l’ha vista trionfare, ndr) ma lì è tutto diverso: questa è una sfida, in cui in un’ora dovrò raccontare e cucinare due piatti, e soprattutto potrò presentare il mio Paese. Sono grata per l’opportunità che Slow Food mi ha dato.

Quali sono i due piatti che hai in mente?

Il primo è la yassa, uno dei piatti nazionali senegalesi, che preparerò in una versione a base di pesce. Da noi, tradizionalmente, si mangia la domenica, il giorno del riposo, quando tutti quanti si è a casa, insieme. Proporrò una ricetta rivisitata, adattata con gli ingredienti siciliani.

Che tipo di pietanza è?

Un piatto unico, molto ricco: in Senegal, come pesce, si prediligono la triglia e la cernia, mentre io lo cucino con lo sgombro, accompagnandolo con riso e spezie; tra gli ingredienti ci sono anche la senape di Dijon, le cipolle, il miele e i limoni: un omaggio a questa terra!

E l’altro piatto, invece, quale sarà?

Una zuppetta di baccalà e latte di cocco, con erbe e spezie. Un piatto profumato, gustoso, davvero buono. Entrambi sono piatti che propongo nel mio ristorante Ginger-people&food di Agrigento.

Che cosa racconti con la tua cucina?

Quello che cerco di fare è prendere qualcosa sia dal Senegal, dove sono nata, sia dall’Italia, che mi ospita da 19 anni, e mescolarlo. La mia cucina è il tentativo di avvicinare due mondi diversi ma che hanno radici comuni, di accostare sapori e ingredienti ai quali talvolta siamo poco abituati, ma soprattutto di raccontare luoghi, persone ed esperienze di vita.

Una cucina che è esempio di scambio, confronto, coesione tra popoli e cultura dell’accoglienza: quella che sarà protagonista di Nuove geografie: il Senegal incontra la Sicilia, l’appunamento onine del 27 febbraio con Mareme Cisse!

Marco Gritti, m.gritti@slowfood.it

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